“Tu conosci il Molise?” questa è la domanda che qualsiasi molisano fa quando parla della sua regione, incarnando a pieno quel senso d’appartenenza viscerale che lo lega indissolubilmente alla sua terra e quella voglia innata di raccontare le proprie origini.
“Ma il Molise esiste?” la classica risposta alla domanda suddetta, ipotizzando teorie che vedono il Molise come una semplice linea di confine tra Abruzzo e Puglia, o come un enorme golfo che bagna Campania, Lazio, Puglia e Abruzzo. “Il Molise esiste ed è un posto meraviglioso” la classica chiosa al discorso di qualsiasi molisano.
Ma cosa conosciamo della ventesima regione d’Italia?
La parola che meglio riassume l’antica terra dei Sanniti, è inaspettato. E già, il Molise è davvero inaspettato! Inaspettati i suoi paesaggi, che spaziano dal verde delle montagne matesine all’azzurro del Mare Adriatico. Inaspettati sono i suoi sapori, che ci raccontano di profumi inebrianti e pietanze semplici ma genuine. Inaspettate sono le sue tradizioni, come i misteri di Campobasso, il diavolo di Tufara, il Pizzicantò di Castellino del Biferno o le carresi del basso Molise, derivanti da antichi riti pagani. Inaspettata è la storia del Molise, che da sempre è stato un crocevia di popoli, ognuno dei quali ha lasciato testimonianze archeologiche uniche. Inaspettata è l’arte molisana, che spazia dai magnifici portali scolpiti con maestria e passione nella pietra calcarea dai mastri di Pescopennataro, alle campane della pontificia fonderia Marinelli di Agnone, fino ad arrivare al tombolo d’Isernia, ovvero dei merletti unici, sapientemente fatti a mano dalle donne della città pentra.
Vale la pena di esplorare meglio questa regione ancora poco conosciuta, dove natura, storia, arte, tradizioni e gastronomia si fondono in un mix unico, tutto da scoprire.
Viaggiando in Molise
Bagnoli del Trigno
Addentrandosi tra le numerose vie che dalla provincia di Campobasso portano a quella di Isernia, si arriva a Bagnoli del Trigno, soprannominato “la perla del Molise”. Bagnoli è un borgo molto caratteristico situato a circa 35 km sia da Campobasso che da Isernia. Oltre ad essere incastonato nella roccia questo piccolo paesino, il 18 agosto di ogni anno, richiama tantissimi visitatori in occasione della festa Frammenti D’Antico, una sagra medioevale che richiama turisti da ogni parte d’Italia.
Castelpetroso
Dalla superstrada che da Campobasso porta ad Isernia, è impossibile non notare il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso. Il santuario si trova a circa 13 km da Isernia e 40 da Campobasso ed ha una mole davvero maestosa.
Lo stile della struttura è neogotico e gli interni sono essenziali, e questo rende il santuario una tappa imperdibile per i viaggiatori di passaggio.
Isernia
Isernia è la seconda provincia molisana e fu la capitale dei popoli di origini sannitiche. Saccheggiata dai Saraceni, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale a causa di un forte bombardamento è riuscita fortunatamente a mantenere, nella parte bassa della città, il suo antico aspetto, ed ancora oggi si distingue per i suoi stretti vicoli, molto suggestivi e caratteristici.
Fra i monumenti più interessanti della città, troviamo la Fontana Fraterna realizzata tra il Duecento e il Trecento in onore di uno dei cittadini illustri: Papa Celestino V. Da segnalare anche la Cattedrale, ricostruita nel XIX secolo dopo aver subito numerosi danni a causa dei terremoti, che custodisce una bella icona di stile bizantino, conosciuta come “La Madonna della luce”.
La città pentra, è famosa anche per il museo del paleolitico. Infatti, l’uomo già da 700.000 anni fa si insediò in questa terra creando così i primi accampamenti. Ancora oggi l’”homo iserniensis” è studiato in tutta Europa.
Isernia dunque è caratterizzata da una storia millenaria, in cui i popoli succedutisi hanno lasciato tracce straordinarie, da esplorare cogliendo l’essenza dell’armonia che l’uomo del passato è riuscito a costruire nel suo rapporto con la natura.
Provincia di Isernia: Frosolone, Riserva di Collemeluccio, Venafro, Scapoli e Pietrabbondante
Non solo la città di Isernia, ma anche la sua provincia, racchiudono attrattive e luoghi d’interesse.
A partire da Frosolone, “la città dei coltelli”, dove poter visitare il Museo dei ferri taglienti, fino ad arrivare alla Riserva di Collemeluccio, area naturale dichiarata patrimonio UNESCO situata nel comune di Pescolanciano. Senza dimenticare il meraviglioso borgo di Venafro e il Castello di Pandone, all’interno del quale si trova il Museo Nazionale del Molise. Una menzione particolare la merita Pietrabbondante, un minuscolo borgo medioevale che conserva i resti di un teatro risalente all’epoca sannitica. Secondo fonti storiche, in questo teatro, avvenivano le riunioni degli antichi popoli italici.
Per gli appassionati della musica non può mancare un viaggio a Scapoli, un piccolo paesino della provincia pentra, famoso per la zampogna. Qui la produzione è ancora artigianale e questo rende le zampogne di Scapoli uniche. Ad oggi, le zampogne, fanno parte a tutti gli effetti di una tradizione musicale “etnica” millenaria con eventi e concerti dedicati.
Castel San Vincenzo
Addentrandosi verso l’alto Molise, si arriva a Caste San Vincenzo. Questo è il classico borgo d’altri tempi che sembra sospeso in un’epoca ormai superata. Ma il suo bello è proprio questo.
Si trova a circa 25 km da Isernia ed è consigliabile visitarlo portandosi con sé il pranzo al sacco da gustare rigorosamente in riva al lago o prendendo il sole.
Agnone
Agnone è il più popoloso tra i paesi dell’Alto Molise con i suoi 5.000 abitanti. Proprio in questo comune nasce una delle più antiche fonderie di campane del mondo, la pontificia Fonderia Marinelli. Oggi è possibile visitarla ripercorrendo la storia della produzione nel museo adiacente la fonderia.
L’8 e il 24 dicembre ad Agnone si svolge la “Ndocciata”, una festa tradizionale basata sulla sfilata di enormi torce portate a spalla dagli abitanti del paese per le vie del paese.
Campitello Matese
Campitello Matese è una località montana situata nel cuore dell’Appennino molisano, più specificatamente alle pendici del Monte Miletto (2050 metri). Rappresenta una delle mete turistiche invernali più importanti del Molise in quanto mette a disposizione una delle stazioni sciistiche più innevata dell’Italia centro-meridionale. Non solo sci: chi ama le ciaspolate nel silenzio della natura può attraversare boschi davvero incantevoli.
Capracotta
Capracotta è un paesino di poco più di 900 abitanti situato in alto Molise ed è uno dei più alti tra tutti i paesi degli Appennini. La cittadina oltre che per gli impianti sciistici e per le strutture dedicate allo sci di fondo, è famosa per la pezzata, una caratteristica festa che si svolge ogni anno ad agosto durante la quale si degusta il piatto tipico del posto, la pezzata appunto.
Nel 2015 Capracotta è finita su tutti i più importanti giornali e tv del mondo, dalla Cnn al Mirror, per via degli oltre 256 centimetri di neve caduti in circa 16 ore e questo fa della cittadina, il paese con più alta percentuale di neve caduta in 24 h al mondo.
Tratturi
Una menzione particolare la meritano i tratturi, le cosiddette “autostrade verdi”. Sono antichissime vie d’erba battuta che solcano in più punti e secondo diverse direttrici l’intero Molise, dalle Mainarde alla costa adriatica. Lungo questi percorsi millenari, si può ripercorrere la storia di genti, di pastori e di guerrieri diretti a Gerusalemme o dediti all’antica pastorizia transumante.
Alcuni tratturi sono risalenti all’epoca pre-romana, altri ad un paio di secoli fa ed offrono itinerari unici, come quello che unisce il Parco Nazionale del Gargano a quello di Abruzzo, Lazio e Molise.
Nel 2019 la transumansa è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio immateriale d’Italia
Lungo il percorso oltre a importanti siti archeologici, artistici e religiosi, è ancora possibile incontrare qualche nostalgico pastore che conduce le proprie greggi, ritrovando ritmi, suoni, tradizioni di un’altra epoca.