“Tu conosci il Molise?” questa è la domanda che qualsiasi molisano fa quando parla della sua regione, incarnando a pieno quel senso d’appartenenza viscerale che lo lega indissolubilmente alla sua terra e quella voglia innata di raccontare le proprie origini.
“Ma il Molise esiste?” la classica risposta alla domanda suddetta, ipotizzando teorie che vedono il Molise come una semplice linea di confine tra Abruzzo e Puglia, o come un enorme golfo che bagna Campania, Lazio, Puglia e Abruzzo. “Il Molise esiste ed è un posto meraviglioso” la classica chiosa al discorso di qualsiasi molisano.
Ma cosa conosciamo della ventesima regione d’Italia?
La parola che meglio riassume l’antica terra dei Sanniti, è inaspettato. E già, il Molise è davvero inaspettato! Inaspettati i suoi paesaggi, che spaziano dal verde delle montagne matesine all’azzurro del Mare Adriatico. Inaspettati sono i suoi sapori, che ci raccontano di profumi inebrianti e pietanze semplici ma genuine. Inaspettate sono le sue tradizioni, come i misteri di Campobasso, il diavolo di Tufara, il Pizzicantò di Castellino del Biferno o le carresi del basso Molise, derivanti da antichi riti pagani. Inaspettata è la storia del Molise, che da sempre è stato un crocevia di popoli, ognuno dei quali ha lasciato testimonianze archeologiche uniche. Inaspettata è l’arte molisana, che spazia dai magnifici portali scolpiti con maestria e passione nella pietra calcarea dai mastri di Pescopennataro, alle campane della pontificia fonderia Marinelli di Agnone, fino ad arrivare al tombolo d’Isernia, ovvero dei merletti unici, sapientemente fatti a mano dalle donne della città pentra.
Vale la pena di esplorare meglio questa regione ancora poco conosciuta, dove natura, storia, arte, tradizioni e gastronomia si fondono in un mix unico, tutto da scoprire.
Viaggiando in Molise
Termoli
Il nostro viaggio in Molise parte dalla costa e precisamente da Termoli, la città costiera più grande. Premiata più volte con la Bandiera Blu d’Europa per la limpidezza del suo mare, Termoli mette a disposizione dei turisti spiagge attrezzate, ristoranti e tanti servizi alberghieri.
La città è famosa per il suo borgo antico, circondato da alte mura fortificate che sovrastano il mare. Le cinta muraria, culmina nella torre dell’antico Castello Svevo, unica sopravvissuta allo scorrere del tempo ed oggi simbolo della città. Passeggiare tra i vicoli del centro storico di Termoli, regala delle emozioni inattese: è infatti possibile attraversare la via più stretta d’Europa, con i sui 41 cm di diametro.
La città adriatica oltre ad essere famosa per aver dato i natali al fumettista di fama mondiale Jacovitti, l’ideatore tra i tanti del celebre personaggio Cocco Bill, è rinomata per la suggestiva processione di San Basso che si svolge sul mare.
Guardialfiera
Il nostro viaggio prosegue lungo la S.S. 647 o “Bifernina”, una strada statale che costeggia il fiume Biferno e che regala degli scorci panoramici mozzafiato. La strada infatti, all’altezza di Guardialfiera, un piccolo comune dell’entroterra, si articola su due viadotti, il Molise 1 e il Molise 2, che sono tra i più lunghi d’Europa e sovrastano la diga del lago Liscione. La città, oltre che per il suo borgo antico, è famosa per il ponte di Annibale (oramai sommerso dalle acque del lago), sul quale secondo la leggenda, il condottiero marciò alla volta delle Puglie per combattere contro i romani.
Civitacampomarano
Poco distante da Guardialfiera, vi è un piccolissimo comune, abitato da qualche centinaio di persone: Civitacampomarano. Il borgo, risalente all’epoca dei Sanniti, è famoso sia per il suo castello medioevale voluto dagli angioini, sia per il festival “Cvtà”, una rassegna internazionale di artisti, che ogni anno colorano le vie del paese. Durante questo festival infatti, le strade e le mura del paese fanno da fondale per diversi artisti writer (come Alice Pasquini) che mano a mano, arricchiscono Civita di nuovo opere d’arte.
Campobasso
Continuando il viaggio sulla Bifernina, si arriva a Campobasso, il capoluogo della regione. La città sorge a 700 metri sul livello del mare, è la più popolosa (50.000 abitanti) e grazie alla posizione molto favorevole offre panorami davvero suggestivi.
I posti più caratteristici da visitare sono il Castello Monforte, situato su un colle che domina tutta la città, la Cattedrale del 1504, che ospita affreschi attribuiti al famosissimo artista molisano Saverio Di Zinno, la Chiesa di San Bartolomeo, in stile romanico e il museo sannitico, che ospita innumerevoli reperti risalenti all’antica civiltà italica.
Il periodo più bello per visitare la città è quello del Corpus Domini. Infatti, ogni anno in occasione della festa, per le vie del capoluogo sfilano gli ingegni dei misteri che richiamano centinaia di migliaia di fedeli e turisti. I misteri sono delle rappresentazioni con figuranti, che hanno per oggetto delle tematiche religiose e ogni anno vengono portati a spalla accompagnate dal suono della famosa marcia bandistica “Mosè”.
Provincia di Campobasso: Riccia, Castellino del Biferno, le Carresi, Trivento e Altilia
Per gli amanti dell’arte la tappa giusta è Trivento, con la sua cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore che ospita una cripta d’altri tempi e la sede vescovile. Un altro luogo d’interesse è palazzo Comitale che domina il paese ed è circondato da un dedalo di viuzze tutte rigorosamente in pietra calcarea matesina.
Per gli amanti delle tradizioni, una menzione particolare hanno sia le Carresi del basso Molise, una secolare tradizione a cui tutti i molisani sono legati, che consiste in corse di carri trainati da buoi, sia il Pizzicantò di Castellino del Biferno, una piramide umana di tre piani, che sfila per le vie del paese ogni anno il 12 di giugno, accompagnata da canti di organetto.
Riccia invece è la patria del divertimento infatti, ogni anno a settembre, si svolge la festa dell’uva, con i caratteristici carri che sfilano per il paese regalando al pubblico grosse bevute, piatti tipici e tante risate.
Per gli amanti della storia invece, il posto ideale è Altilia. Quest’area archeologica sorge nel comune di Sepino ed è di origine preromana. Il sito si trova alle pendici del Matese, nella valle del fiume Tammaro ed è posizionato lungo l’antichissimo tratturo Pescasseroli-Candela. Questa sua collocazione geografica ha conferito ad Altilia, un importante posizione strategica che nei secoli ha fatto la fortuna del posto.
Chi ama la natura sicuramente apprezzerà l’oasi WWF di Guardiaregia, con la sua natura mediterranea caratteristica, le sue cascate, la sua fauna e le sue peculiarità che si offrono in tutto il loro splendore ai turisti.